SANTA CROCE
RESTAURO DELLA CHIESA DI GANDINO
Il progetto di riqualificazione del complesso della Chiesa di S. Croce è nato con l’obiettivo principale di restituire alla Piazza una dignità che vada oltre la semplice funzione di parcheggio per autovetture, cercando di darle un ordine che valorizzi la sua identità, nonostante sia stata concepita come un semplice slargo stradale, privo di una forma geometrica precisa.
Le linee guida da cui scaturisce il ridisegno della piazza (come illustrato nello schema compositivo) sono essenzialmente due: quella che segue l’andamento della strada (linea blu) e quella dell’asse centrale che si diparte dall’ingresso della chiesa (linea rossa). La prima linea viene specchiata sulla seconda e, sempre su questo asse centrale, viene riflessa anche la linea della cortina finale della piazza (linea verde). Da qui emerge la lettura di una “Piazza nella Piazza”, che restituisce la giusta importanza alla presenza della chiesa, cuore spirituale e architettonico dell’area.
L’asse centrale, come detto, costituisce il primo braccio di quella che idealmente si configura come una croce (a cui, tra l’altro, la chiesa è dedicata), croce che ha origine da un elemento circolare in pietra nera, lo stesso materiale del portico della chiesa, con un diametro analogo a quello delle colonne presenti. Questo elemento è posto all’incrocio con la linea parallela alla facciata della chiesa (linea lilla), precisamente nel punto in cui si incontra con la cortina edilizia di fondo, diventando così il punto di osservazione ideale della nuova Piazza. Il primo braccio della croce si interseca con il secondo, che coincide con il prolungamento del muretto di contenimento dell’accesso alla casa parrocchiale (linea viola).
La scelta dei materiali è ricaduta sulle lastre in pietra di Luserna, che evidenziano il nuovo disegno della “Piazza nella Piazza”, con la campitura realizzata in ciottoli di fiume di grande pezzatura mista e colore prevalentemente grigio, posati su sabbia e cemento, con le fughe riempite di ghiaietto e resina.
Per garantire uno spazio più ampio e riservato alle funzioni religiose e per prevenire il parcheggio abusivo, è stata installata una transenna composta da due elementi metallici con catena per l’accesso veicolare alla casa parrocchiale, facilmente rimovibili all’occorrenza, e arricchita da vasi esistenti. Sempre in metallo e a raso pavimentazione sono gli elementi segna-parcheggi, discreti per non compromettere la lettura del nuovo disegno della piazza.
I lavori sono proseguiti con la manutenzione del muro verso il cinema e il parco, la tinteggiatura della facciata della casa parrocchiale adiacente alla chiesa e il restauro conservativo delle colonne della cella campanaria.
In particolare, le quattro colonne in pietra arenaria del campanile presentavano fenomeni di erosione, esfoliazione, microfessurazione e scagliamento, problemi tipici di questo tipo di materiale lapideo. L’intervento di restauro è stato affidato alla ditta Traversi di Bergamo, con l’obiettivo di salvaguardare l’integrità delle colonne attraverso diverse operazioni. È stata eseguita una pulitura accurata per rimuovere le impurità accumulate nel tempo, seguita dalla rimozione delle efflorescenze e delle vecchie stuccature, che in parte si erano distaccate, e il loro ripristino con malta a base di calce arricchita di inerti. Le parti distaccate della pietra sono state fissate mediante l’uso di resina epossidica, integrata dall’impiego di perni in acciaio inox per stabilizzare le zone pericolanti. Le fessure e le lacune sono state risarcite con miscele a base di calce e arenaria macinata, e le parti più decoese sono state consolidate per garantirne la stabilità. Infine, è stato applicato un trattamento protettivo idrorepellente a base di alcossimetilsilani in solvente per proteggere la pietra dagli effetti dell’inquinamento e delle piogge acide.
Questo intervento è mirato a preservare la bellezza e la durabilità delle colonne, rispettando al contempo l’autenticità del materiale originale.
Gandino – 2017
ph © Viola Servalli