___
Timide musiche si lasciano scoprire solo da chi le ascolta, parlano di gioia, di armonia, dolore, passione, attesa… seducono. E’ come se le musiche avessero percorso antichi giardini ricchi di sorprese e affascinate, ne avessero carpito i rumori che lì abitavano. Ora, ticchettii, vuoti d’aria, metalli in movimento trovano nuova vita. Posso sentire parole e grida di molti uccelli, sibili, battiti, corde tese e contrappesi …dell’acqua percossa, del vento, della neve che si appoggia al suolo. Nella mente la meraviglia, nel corpo un vento caldo. Dal buio della memoria riemergono pensieri, suoni, odori, immagini vaghe diventati lucciole tra l’erba alta. Riconosco singole espressioni che il tempo ha cresciuto e che ora assumono maggior importanza e peso. Pare di essere in un bosco, con la testa sott’acqua; le musiche risuonano nella mente quasi fosse un primitivo strumento musicale. Mi rivedo premere sopra una rossissima trottola… ad aspettare la comparsa di immagini.
La Rossissima Trottola, [Giuseppe Bellinelli, 2000]