VILLA EMMA
ABITAZIONE UNIFAMILIARE
Villa Emma è il racconto di un percorso, una storia cominciata anni fa con il progressivo avvicinamento dei suoi futuri proprietari alla Toscana, ai Colli Marittimi Pisani ed infine all’area scelta per l’intervento.
E’ stato amore a prima vista, anche se le potenzialità non si sono subito svelate. Sono servite diverse passeggiate, analisi e studi architettonici per approfondire la conoscenza del sito e comprenderne criticità e potenzialità: si sono ampliati i confini e aperte nuove viste verso sequenze di colori, coltivazioni, ombre, fino al mare; si sono immaginate le nuove azioni, che hanno dato una nuova direzione al percorso di progetto.
L’intervento ha avuto inizio con la demolizione di un edificio degli anni ’70 crollato al primo tocco; al suo posto un’architettura basata sui nuovi criteri costruttivi, legati all’efficienza energetica, all’uso di materiali compatibili (pietra locale, corten, ferro, laterizio, ghiaia locale, legno di castagno) e al basso impatto ambientale. I colori e le forme del paesaggio, l’orientamento, gli eventi naturali, quali il vento, il sole, la pioggia, e le azioni immaginate sono stati i fari per guidare il progetto: ascoltare la pioggia, guardare i tramonti sul mare, ripararsi dal vento, giocare, riposare, coltivare passioni, ma anche rispettare gli elementi naturali preesistenti, ad esempio conservando il percorso dei cinghiali per non interromperlo.
Abbiamo adottato un approccio “concentrico”, un percorso dal macro rurale al micro contemporaneo.
La proprietà è inserita in un contesto rurale ed è stato naturale confrontarsi con questo senza troppa forza: la delimitazione della proprietà è stata pensata con una rete leggera e pali di castagno che si confondono tra i tronchi dei lecci, mentre la vegetazione sulla proprietà è stata riordinata con lievi interventi e movimenti di terra. Avvicinandosi all’edificio le forme diventano più contemporanee ma l’utilizzo di colori e materiali tradizionali ne calibrano l’inserimento.
Il fabbricato è come un guscio protetto verso nord, come quelli delle tante conchiglie fossili ritrovate negli scavi, ed aperto nelle altre direzioni verso il paesaggio, verso il mare, le colline, il borgo storico. L’edificio è un incastro tra due volumi, uno in pietra locale (la zona notte) ed uno intonacato (la zona giorno): ha composizione e materiali tradizionali, ma il lessico è contemporaneo grazie alla pulizia delle forme e dei dettagli, con grandi aperture per collegare la casa al paesaggio e agli elementi naturali circostanti.
All’interno l’architettura, la vivibilità ed il comfort diventano contemporanei. Una scala in vetro e ferro bifacciale separa visivamente la zona giorno dallo studio e collega il piano interrato al piano secondo: è un elemento separatore, che non impedisce le viste sull’esterno. Le camere da letto sono più raccolte, distribuite sotto un soffitto modellato per muoversi, seguendo un disegno stilizzato che ricorda le montagne. I colori sono calibrati sulle azioni che si svolgono negli ambienti, sulle viste e sui materiali esterni, con contrasti complementari e di similitudine: sono pensati in base alla luce entrante, fredda al mattino e calda al pomeriggio; sono pensati come un percorso cromatico che accompagna nei vari ambienti in orizzontale e verticale; sono pensati anche attraverso le viste che dall’esterno di sera si possono godere verso l’interno.
Un’architettura comoda e semplice, legata alle stagioni, al vivere in contatto con la natura, un’architettura che consente di essere completata nel tempo e che accompagnerà i proprietari in un nuovo percorso.
Colli Marittimi Pisani – 2015/2018
ph © Giuseppe Bellinelli